Le nuove tecnologie sono presenti nella nostra vita di tutti i giorni, ma lo sono anche nella seduta con lo psicologo? Questo è il dubbio cui si fa riferimento nell’inchiesta di PsySurvey, realizzata con la partecipazione di centinaia di psicologi.
In Italia, il 93% degli psicologi ha dichiarato di essere interessato alla psicologia online o di offrire già questo servizio ai suoi pazienti. Questo dato dimostra la vasta accettazione di questa modalità, che non è esattamente recente: il 53% degli intervistati, infatti, sta godendo dei vantaggi della terapia online da un periodo che va da 1 a 3 anni.
Le applicazioni di messaggistica istantanea e video in diretta hanno facilitato, senza alcun dubbio, la diffusione di questo tipo di terapia e, tra di queste, Skype ha il primato indiscusso. La maggior parte degli psicologi utilizza questa piattaforma, seguita da altre come WhatsApp (videoconferenza o messaggi vocali).
I pazienti, i principali beneficiari della terapia online
Il motivo principale per cui i professionisti si sono affacciati al mondo della terapia online è proprio la richiesta da parte degli stessi pazienti di adottare questa modalità: in Italia accade nel 35% dei casi. La seconda ragione per cui si prende in considerazione questa possibilità è il suo utilizzo come integrazione della più classica terapia presenziale in caso di viaggi o trasferimenti.
1 paziente su 5 opta per la terapia online. Tra di loro, la maggior parte realizza tra una e cinque sedute al mese. Il 44% degli psicologi in Italia propone almeno una seduta presenziale con i propri pazienti prima di iniziare la terapia online vera e propria. Il 27%, invece, ha dichiarato di combinare sedute presenziali e sedute online solo in alcuni casi concreti.
Il fatto di scegliere la terapia online non implica un aumento delle tariffe a prescindere dai vantaggi per i pazienti: questi ultimi, infatti, non devono spostarsi, possono adattare la necessità di intraprendere un percorso ai loro orari, possono fare la terapia stando comodamente a casa etc. Il 68% dei professionisti applica, infatti, la stessa tariffa.
La sicurezza è l’aspetto più importante per gli psicologi
Il 69% degli esperti italiani intervistati dice di sentirsi sicuro rispetto alla riservatezza delle comunicazioni online.
Nonostante questo, la terapia online lascia spazio a qualche preoccupazione. La principale, per il 64%, è la perdita di informazioni fornite dal cliente. Segue la velocità della connessione insufficiente o i tagli della comunicazione e, infine, è degna di nota la preoccupazione relativa alla difficoltà di portare avanti un buon monitoraggio del paziente.